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Tipi di pagaie. Materiali, misure e aspetti tecnici

La pagaia è forse l’elemento più importante del SUP. Tu sei il motore e la pagaia è l’elica. Materiali, forma del blade, rigidità dello shaft, superficie del blade, profilo idrodinamico del blade sono tutti aspetti che concorrono a definire una pagaia perfetta per te o per la disciplina che pratichi.

Nomenclatura delle parti di cui è composta la pagaia

La pagaia da stand up paddling è composta da 3 parti: il grip, lo shaft e il blade.

  • IL GRIP
    è la parte che viene presa con la mano quando si è in piedi sulla tavola. Ha un profilo asimmetrico per poter essere comodo nell’impugnatura e fare forza. Il lato dove alloggiano le dita è più scavato e si chiama FINGERS SPACE mentre il lato dopo appoggia il palmo della mano è tondeggiante e si chiama PALM SPACE.
    Nelle pagaie economiche è in plastica mentre in quelle con materiali compositi sono in resina o carbonio
  • LO SHAFT
    E’ l’asta della pagaia. Viene presa con l’altra mano ed è il punto dove viene sviluppata maggior pressione e forza. Lo shaft è realizzato in alluminio per le pagaie economiche, in fiberglas, mix fiberglass/carbonio 25/75%, mix bamboo/carbonio e 100% carbonio.
  • IL BLADE
    E’ la pala, la parte che entra in contatto con l’acqua e ha il compito di trasferire tutta la forza impressa sullo shaft e sul grip nell’acqua generando la propulsione. Il blade ha due lati: BACK FACE e POWER FACE. La POWER FACE è la parte che spinge l’acqua per andare avanti mentre la BACK FACE viene usata solo per le contropagaiate. L’inclinazione del blade è fatto per assecondarne l’ingresso in acqua il più avanti possibile.

Pagaia in un pezzo solo o in più parti?

Le pagaie sono realizzate in 1, 2 o 3 pezzi. Normalmente, all’acquisto di un SUP gonfiabile troverai una pagaia in alluminio in 3 parti proprio per rimanere nel massimo della trasportabilità. Al suo opposto ci sono le pagaie in un pezzo unico per esaltare invece la performance costruttiva e l’efficienza. Ogni giunzione porta una riduzione delle caratteristiche di resistenza, di flessibilità e di trasmissione della forza.

Tipi di materiali con cui sono realizzate le pagaie

Le pagaie sono realizzate con materiali diversi dipendentemente dal prezzo e dalle prestazioni volute. Normalmente, quando acquistate un SUP gonfiabile, viene data a corredo una pagaia in alluminio in 3 pezzi. Questo per una questione economica (una pagaia performante costerebbe come il SUP) ed il fatto che sia in 3 pezzi la rende perfetta per il trasporto. Vediamo le differenze

Pagaia in alluminio

Le pagaie in alluminio sono le più economiche. Sono adatte per uso svago e ricreativo, per essere usate da persone che non hanno nessuna velleità sportiva se non fare qualche giretto davanti la spiaggia. Se sottoposte a stress con stroke (lo stroke è il colpo di pagaia in acqua) energici non è difficile piegarle. Hanno poca elasticità e resistenza alla flessione, si snervano. Ma per snervarle bisogna aver appreso bene il principio della pagaiata di potenza. Altro aspetto è il blade. Nelle pagaie in alluminio il blade è in plastica. Ha poca idrodinamicità, poca rigidità. Sono più pesanti e poco bilanciate. Le giunzioni sono poco precise e ballerine.

Pagaie in fiberglass

Le pagaie in fibra di vetro iniziano ad essere un buon compromesso tra elasticità, resistenza alla flessione e peso. Siamo sempre nell’ambito di pagaie non costosissime quindi l’attenzione rivolta al blade non è sempre il massimo. Questo porta la pagaia ad essere sempre più sbilanciata. Non tutte le marche e modelli sono così, valuta di volta in volta.

Pagaie miste fiberglass / Carbonio

Queste pagaie iniziano ad essere ottime per uso amatoriale e di allenamento. Sono sufficientemente leggere, resistenti, flessibili, e hanno il blade realizzato anch’esso in composito. Il blade inizia ad avere una sua idrodinamicità che si avverte nella fase di power phase e release (fase di spinta ed uscita della pagaia dall’acqua). Sono più costose delle prime due ed il prezzo dipende dalle percentuali di carbonio usate, dal 25% al 75% circa. Le trovi anche colorate. Questo tipo di pagaia è quella che ti consiglio.

Pagaie in bamboo / carbonio

Queste pagaie sono simili alle precedenti ma hanno una resistenza maggiore dovuta all’elasticità del bamboo. Hanno un appeal retrò e hanno un blade curato e ben bilanciato. Nell’insieme sono pagaie ottime e ben fatte.

Pagaie Carbonio 100%

Queste sono pagaie pensate per avere performance. Il fatto che siano 100% carbonio non significa che la loro peculiarità è la leggerezza. Sono leggere si ed ilpeso ridotto aiuta quando stai in acqua per molto tempo. Ma la loro specificità sta nella costruzione generale; tipo di carbonio e quindi vari tipi di flex, tipi di blade e quindi superfici più o meno grandi, idrodinamicità ed efficienza del blade. Il più delle volte queste pagaie vendo realizzate in un pezzo unico proprio per esaltare al massimo la performance e non avere nessun punto di cedimento o dispersione di energia. Queste pagaie sono molto costose e vendono usate su tavole race o cruising. Nulla vieta di usarle su tavole gonfiabili ma per apprezzarne le peculiarità si deve saper pagaiare correttamente.

La flessibilità della pagaia, perchè?

La flessibilità della pagaia è riferita allo shaft. Il blade deve essere rigidissimo. La pagaiata è un gesto tecnico che racchiude anche tanta soggettività. Ognuno di noi ha un modo o un’espressione di forza tutta sua nel pagaiare. Questa soggettività unita al gesto tecnico, alla disciplina che si pratica maggiormente, al proprio peso e all’altezza si determinano delle scelte. Di norma una pagaia rigida trasmette molto più direttamente la forza in acqua di una flessibile che invece ne perde all’inizio dello stroke ma la restituisce nella fase di release. Un paddler pesante opterà per una pagaia rigida perchè la forza che lui imprime dipende dal suo peso. A parità di peso del paddler le pagaie rigide sono migliori nel wave per via della reattività.

Diametro dello shaft

Il diametro dello shaft è un aspetto molto tecnico che determina il feeling della pagaia nelle tue mani, la contro reazione alla forza che imprimi, e in base a quanto tempo pagai è meglio un diametro piuttosto che un’altro. Chiaramente la scelta si basa anche dal tipo di mani e feeling che si vuole.
Vediamo insieme:

  • DIAMETRO OVALE 29×34 mm
    Ideale per gare di race dove ogni singolo sforzo conta per la vittoria. Controllo preciso della pagaia e presa naturale nella mano dovuta alla forma.
  • DIAMETRO 29mm
    Questo è il diametro più usato per realizzare la maggior parte delle pagaie di tutti i materiali. Viene considerato un allround proprio perchè è il più diffuso anche come feeling nelle mani
  • DIAMETRO 27,5mm
    Questo è il diametro viene consigliato per le lunghe distanze quando usi la pagaia costantemente per molto tempo. Questo diametro non ti fa percepire lo shaft troppo grande ne troppo piccolo e questa sensazione neutra sottopone i muscoli dell’avambraccio e della presa ad uno sforzo minore. Altro fattore da considerare è la gradezza della mano.
  • DIAMETEO 26 SKINNY
    Questo è veramente piccolo, a me piace tantissimo. La flessione dello shaft è anche più pronunciata. Si usa per ragazzi, o persone a cui come me piace la sensazione di un diametro ridotto tra le mani.

La grandezza del blade quali differenze comporta?

Il blade ha un’importanza enorme in una pagaia. E’ la parte che spinge, che ottimizza l’energia che gli imprimi. Non è una paletta messa li ma c’è uno studio idrodinamico. Ogni angolo, outline e spessore servono a rendere una pagaia un’ottima pagaia. Ogni casa produttrice sviluppa il suo modello. Questo aspetto vale per le pagaie performanti in carbonio. La superfice del blade è espressa in cm2 e larghezza e altezza concorrono a questo valore e alla performance.
I blade delle pagaie di primo prezzo sono in plastica, tendono a deformarsi sotto pressione e nulla hanno a che vedere con le forme di quelle in composito o in carbonio,

  • SUPERFICIE DEL BLADE GRANDE
    Una pagaia con un blade ampio produce una spinta energica ma anche una forte resistenza. Quindi prediligere un blade grande significa sacrificare la frequenza degli stroke a favore della potenza. Magari in una wave session si predilige un blade grande (poche pagaiate per avere subito energia e partire nell’onda), mentre in una gara di race si predilige un blade medio per avere sia una buona frequenza di stroke che di potenza senza doversi stancare eccessivamente. Ricordati che più ingaggi i muscoli nel sistema lattacido e prima cederai. Un paddler pesante opterà per un blade ampio
  • SUPERFICIE DEL BLADE PICCOLA
    Una pagaia con un blade piccolo genera una forza minore a singolo stroke, stanca meno a livello muscolare e costringe ad una frequenza di stroke maggiori. Un paddler leggero opterà per un blade più piccolo

Tutti questi fattori sono a loro volta influenzati dallo stile di pagaiata, dalla forza, velocità e resistenza del paddler. Tutte cose che capirai con il tempo.

Scanalatura per orientamento grip

Ormai quasi tutte le pagaie in 2 o 3 pezzi hanno una scanalatura nell’asta dove è montato il grip che permette di non trovarselo girato nel modo sbagliato. Nel momento che sganci il fissaggio per la regolazione dovrai preoccuparti solo di allungare o accorciare e ribloccare senza pensare se il grip è parallelo al blade o girato nel vero giusto.

Una pagaia bilanciata è neutra in mano

Si dice che una pagaia è bilanciata quando impugnandola correttamente, con le braccia ad angolo retto, non percepisci peso nella parte del blade. Le pagaie economiche montano dei blade in plastica che tendono ad appesantire questa zona facendo percepire del peso mentre si muove la pagaia. Ecco perchè una volta iniziato con la tua economica che va benissimo per i primi passi, dovresti avvicinarti a quelle in composito.

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