Hai provato e ti è piaciuto, ora vorresti prenderne uno per fare qualche uscita e vuoi spendere bene i tuoi soldi. Nel farlo ti spiego quali parametri considerare per un acquisto sensato. Chiaramente ti consiglio anche di farti un’oretta di corso con me o con qualsiasi altro istruttore che ti possa trasmettere la giusta posizione di pagaiata in modo che tu possa poi fare anche lunghe escursioni, allenamenti, prendere le tue prime onde.

La prima tavola deve necessariamente essere stabile e gonfiabile

Se è la tua prima esperienza su qualsiasi tavola allora averne una stabile ti permette di apprendere molto più velocemente la tecnica base anche se non hai un equilibrio particolarmente eccelso. La propriocezione la si acquisisce con il tempo e tu in questo momento vorresti bruciare le tappe e divertirti, quindi togliti subito un problema che è proprio quello di una tavola su cui fai fatica a stare. Una tavola stabile è utile anche a paddler capaci, dipende cosa ci devi fare ma questo è una domanda che ti porrai quando avrai imparato e ti sarai appassionato. Ora devi solo imparare il più velocemente e con la giusta tecnica. Il fatto che sia gonfiabile ti permette di trasportarla agevolmente dove vuoi e quindi fare più uscite possibili. Se cadi sbatti le ginocchia o i denti sul morbido. Se sbatti contro qualcuno non gli fai male. Chiaramente il gonfiabile ha degli svantaggi ma agli inizi, quando non si sa cosa realmente ti piace del mondo SUP consiglio un bel gonfiabile.


Ricapitolando, una tavola stabile è utile perchè:

  • Aiuta a tenere l’equilibrio e cadere meno
  • Aiuta a concentrarti sul gesto tecnico della pagaiata che devi acquisire
  • Aiuta a progredire nelle posizioni più difficili come il pivot turn e la pagaiata in surfing stance
  • Ti godi maggiormente le tue uscite senza preoccuparti troppo se l’acqua si agita
  • Puoi portare una persona o il tuo cane in modo più sereno
  • Sicuro per te e per gli altri perchè è di gomma
  • Facile da trasportare perchè è gonfiabile
  • Se il tuo utilizzo è saltuario è un motivo in più per prediligere una tavola larga e stabile

Come identifico una tavola stabile? Quali caratteristiche devo vedere?

I parametri che influenzano positivamente la stabilità della tavola SUP sono la larghezza ed il volume. La lunghezza influenza la manovrabilità.

  • Il Volume della tavola gonfiabile
    Il primo valore che devi vedere è il volume perchè sarà lui a tenerti a galla in base al tuo peso.
    Se pesi meno di 90kg stai su una tavola di 210/250 litri
    Se pesi oltre i 90kg stai su una tavola di 290/320 litri

  • La larghezza della tavola gonfiabile
    A parità di volume, io ti consiglio una tavola che ha una larghezza generosa, superiore a 83/85cm. Questo perchè la larghezza genera meno rollio in virtù della sua leva e della posizione dei piedi sulla coperta.
  • La lunghezza della tavola gonfiabile
    In fine sai che a parità di questi valori una tavola più lunga tenderà ad andare più dritto di una più corta. Quest’ultimo aspetto è influenzato da quello che desideri fare con il tuo SUP, se ti piace esplorare insenature forse una più corta è meglio, se invece ti piace pagaiare per tragitti lunghi una più lunga sarà la scelta giusta.
    Ricorda che stiamo parlando di sup gonfiabili quindi una grande direzionalità non fa rima con velocità. La differenza di velocità di percorrenza tra una corta e larga ed una lunga e stretta non è così rilevante come potresti immaginare. Quello che è rilevante è l’instabilità che per chi si diverte non è bella. Diverso è il discorso delle tavole rigide.
  • Lo spessore della tavola gonfiabile
    Lo spessore nelle tavole gonfiabili è determinante per dare solidità alla struttura. Una tavola da 15cm di spessore a 16 psi di pressione da una solidità sotto i piedi e stabilità migliori di una tavola da 10 cm di spessore alla stessa pressione. In acque minimamente agitate il maggior spessore farà percepire meno la sensazione di essere in piedi su un materassino gonfiabile. A parità di misure, un SUP da 15 cm di spessore ha più volume e quindi stabilità di uno da 10 cm. Uno spessore maggiore rende il SUP più sensibile al vento perchè offre maggior superficie. Se il tuo obiettivo è fare giri su laghi montani dove dovrai portartelo in spalla per i sentieri prima di entrare in acqua allora prediligi sup da 10 cm monostrato (sono più sottili e leggeri ma anche più facilmente arrotolabili ma delicati).
  • Che forma (shape) deve avere?
    Se parliamo di sup gonfiabili, una volta che stai nei parametri di stabilità e quindi buon volume (280 lt) e larghezza (oltre gli 83cm) la sua forma è ininfluente. I sup gonfiabili sono dei piattoni appoggiati sull’acqua. Hanno un nose rocker per evitare di ingavonarsi ma nessuno shape di carena quindi nessuna performance rilevante. L’outline della tavola va a gusto, diciamo che una poppa tronca genera una stabilità maggiore di una poppa pintail ma di questo te ne accorgi quando inizi a fare transizioni sulla poppa come il pivot. Non prendere tavole affusolate con l’idea che andrai più veloce. Lo shape ha senso su tavole rigide perchè unita alla forma della carena, alla curvatura (rocker) della carena, alla distribuzione del volume sulla lunghezza della tavola e lo spessore dei bordi fanno tavole dal comportamento diverse. Ma tutte queste cose le affronterai una volta che sai esattamente cosa ti piace fare con il SUP.

Il mio consiglio? Senza dubbi è JBAY Trend

Personalmente mi sento di consigliarti una tavola che racchiude sapientemente tanti aspetti positivi che piacciono anche a chi la tavola e la pagaia la sanno portare. E’ la Trand di JBAY. Lunga solo 2,95m la rende maneggevole per qualsiasi escursione e facile nei cambi di direzione. Volume di 295 lt ti permette di portare due persone normopeso. Larghezza di 89cm dona una grandissima stabilità per chi inizia e per chi desidera imparare nuovi tricks. Per finire ha una struttura a doppio strato molto resistente e molto ben fatta dal prezzo veramente interessante che comprende tutto; tavola, leash, pagaia, sacca, pompa e attacco per gopro.

Grande stabilità unita a maneggevolezza e felling. Una tavola veramente godibile per tutti
Paolo Cigala
Poliatleta, designer

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